L'Utopia tra le nebbie della memoria. Appunti di un naufragio
Un piroscafo, l’attraversamento del mare di Alborán, l’ultimo pezzo di Mediterraneo arrivando a Gibilterra, una tempesta più o meno improvvisa, metà della Royal Navy mal ancorata nella rada del porto del protettorato inglese, una manovra azzardata del capitano John McKeague, la spinta improvvisa del mare sull’ariete sottomarino di una corazzata inglese, lo squarcio a poppa. È così che affonda Utopia, piroscafo della Compagnia di navigazione inglese Anchor Line, la sera del 17 marzo del 1891. Trasportava emigranti dalle regioni del Mezzogiorno a New York. Era iniziata la grande emigrazione italiana verso il continente americano. L’utopia di un sogno che s’infrange tra i marosi a Gibilterra. Un lungo silenzio durato centotrent’anni prima del riaccendersi dell’attenzione per una tragedia remota che ha sepolto quasi seicento uomini, donne e bambini. La storia di questo drammatico naufragio è riemersa da un’imponente mole documentale ricercata in archivi di mezza Europa, arricchendo e sovvertendo la scarna narrazione bibliografica sul tema.