Quand ‘ca sémia burdèl. Quando eravamo ragazzi. Poesie nel dialetto di Castel Bolognese
«Il punto di partenza di ogni lirica del poeta è sempre il passato, il rimpianto di ciò che è stato e che non potrà mai più essere: questa chiara coscienza del lavorio deterministico del tempo suscita in lui stati di commozione, nei quali il lettore può sentirsi coinvolto se ha vissuto le stesse vicende esistenziali, oppure se con l’immaginazione cerca di entrare nel mondo interiore dell’autore. Va da sé che la rivisitazione del passato implica automaticamente un viaggio, degli itinerari nelle dimensioni memoriali, letterariamente paragonabili alla proustiana ricerca del tempo perduto...» (Enzo Concardi, dalla prefazione).
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