Il lavoro è morto. Manifesto fancazzista

Il lavoro è morto. Manifesto fancazzista

Il lavoro è morto. Morto come Dio. E quando il folle di Nietzsche proclamò la morte di Dio nessuno volle crederci, prendendolo per scemo. Ma Dio o, meglio, l’idea di Dio come legittimazione dell’ordine sociale era comunque già morta da un pezzo. Così come lo è il lavoro come legittimazione dell’esistenza, anche se lo rimane del capitalismo. Di lavoro, è evidente, non ce n’è più bisogno. Altrimenti perché aumenterebbe il numero di disoccupati? Perché trovare un lavoro, anche di merda, è diventata un’impresa? Tutto il tempo sprecato per lavorare è sproporzionato rispetto a quello che servirebbe alla società per sostenersi, e poi, a dirla tutta, la tecnologia sarebbe tranquillamente in grado di dispensare gli esseri umani dalla maggior parte del lavoro che svolge. E allora perché siamo ancora schiavi?
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Teatrini del Signor Egli
Teatrini del Signor Egli

Alberto Guareschi
Chronicles of a landing. Guide discovering Livorno
Chronicles of a landing. Guide discoveri...

A. Cafazzo, Silvia Pierini, Claudio Monteleone, Monica Guarraccino
Isole scozzesi. La guida completa di tutte le isole della Scozia (Le)
Isole scozzesi. La guida completa di tut...

Hamish Haswell-Smith, Catia Lattanzi
London. Ediz. tedesca
London. Ediz. tedesca

Hill Anne, Matthews Peter
Londra. Ediz. russa
Londra. Ediz. russa

Anne Hill, Peter Matthews
Agnone
Agnone

Incollingo Berardino
Volti di Ivrea
Volti di Ivrea

Indellicati Rossella, Pinter Gabriella
Panorama delle Alpi dal monte Camino
Panorama delle Alpi dal monte Camino

Lava Fabrizio, Grosso Franco