La tua faccia ci appartiene
Di qui a qualche mese, può essere che uno sconosciuto vi rubi uno scatto col cellulare per strada, o al ristorante: e che da quello scatto, in pochi secondi, ricavi il vostro nome, il vostro indirizzo, e l'accesso a tutti i vostri social. Questo perché avrà scaricato la app dell'oscura startup, Clearview AI, di cui in questa magistrale indagine – che è anche, inevitabilmente, un magistrale thriller – Kashmir Hill ricostruisce la storia. Difficile dire cosa attragga e inquieti di più, in questo libro, se uno dei grandi cattivi degli ultimi anni – l'inafferrabile Ton-That, che si segnala per le giacche preferibilmente rosa ei capelli lunghissimi, eppure sfugge a Hill fin quasi all'ultima scena – o il mondo che, nei garage e negli open space della Valley, i Ton-That che vivono in mezzo a noi stanno costruendo senza che ce ne rendiamo conto. Un mondo dove vecchie abitudini come l'identità si trasformano in un pulviscolo di dati che la polizia stessa usa per conto di non si sa chi, e dove i programmatori disegnano macchine sempre più sofisticate e potenti senza sapere cosa potranno o vorranno fare, una volta rilasciate. E senza che, a quanto apprendiamo con terrore una pagina dopo l'altra, neanche le macchine lo sappiano. Non fino in fondo, almeno.