La mia Toscana contadina
Nella Valdichiana mezzadrile di metà del secolo scorso l’Autore racconta, con gli occhi di un bambino prossimo a frequentare la prima classe elementare, la dura realtà della vita contadina attraverso una molteplicità di storie di vita semplice, di lavoro quotidiano, di persone e di paesaggi agresti che hanno lasciato traccia nel suo animo. È un viaggio a ritroso nel tempo, fatto di ricordi ben custoditi nella sua memoria che, sagacemente srotolati, creano man mano un mosaico della vita contadina di Valiano, un piccolo paesello della Valdichiana senese, nel quale ritorna stabilmente dopo tanti anni di lavoro girovago per l’Italia e ripercorre le vie della sua gioventù: la strada di Padule, gli antichi viottoli e sentieri campestri calpestati da bambino, fino a giungere all’omonimo podere mezzadrile, un tempo ben curato ma che oggi si trova in uno stato di profondo degrado per incuria e abbandono da parte dell’uomo. Testimonianze che narrano in modo coinvolgente il mondo contadino mezzadrile, in anni in cui il gravoso lavoro quotidiano permetteva con difficoltà di condurre una vita appena dignitosa, fatta comunque di tante privazioni e rinunce.