In tutta onestà
Paolo Ricordi non ha mai voluto vincere. Vive il mondo ma non sa che farsene. Paolo Ricordi è giovane; non è poco ma neppure un merito. Attraverso i suoi occhi si dipana un romanzo di formazione in cui la Sicilia si fa unità di misura delle cose e gli occhi provano a posarsi sui luoghi in cui la società contemporanea si mostra distratta. Il protagonista di questa storia “ci mette la pelle” e i personaggi narrano le loro vicende umane all’interno di un equilibrio che minaccia continuamente di sfaldarsi.Ci sono i dubbi di una intera generazione, quella dei Millennials, costretta a conviverecon un presente in cambiamento in cui gli studi, gli amori, le amicizie, il lavoro, sembrano essere proiettati verso un eterno nord. Dai giorni dell’università a quelli dilavoro vi è lo spazio di un’esistenza da scegliere, quella che ignora il passare delleepoche e pone interrogativi da decifrare. Questo romanzo è il dizionario delle passioni di una gioventù al fronte di una guerra senza sangue. Senza nome. Spietata. Pacifica. “Di quanti altri sogni abbiamo bisogno per capire la vita? Quanto destino ci vuoleancora?”.