La solitudine degli spaghetti
Una luna perplessa che assiste impotente a uno spettacolo di reietti; un uomo che acquista un’auto di lusso soltanto per distruggerla contro la vetrata dell’autosalone; una rockstar mondiale che cammina su una spiaggia con la banana in mano; un impostore che si appropria delle idee artistiche di un ignoto, diventando poi famosissimo in Italia, rubando parole altrui come il più bieco dei topi di fogna. E poi, ancora, puttanieri e puttane, transessuali e cantautori falliti, scrittori astuti, ladri di galline, musicisti morti. In questo trascinante esordio narrativo, Giacomo Rossetti ci trasporta in un mondo tanto spietato quanto sereno, a tratti impietoso e crudele, raccontato da sotto le fronde di un bosco che è un po’ rifugio e un po’ prigione, ma che accoglie tutti quanti, senza chiedere niente in cambio.