1989 Hotel Timisoara. Nuova ediz.
Due diciottenni chiusi in un appartamento di un palazzo qualsiasi in una periferia sconosciuta (...) «L'uomo sa che abbiamo addosso tutti i nostri soldi e noi gli abbiamo persino consegnato un luccicante Bernini che convincerebbe chiunque a venire all'alba in questa casa, privarci di tutto, e lasciarci morti in un fosso. Nessuno potrebbe nemmeno identificare i nostri corpi, perché nessuno sa che siamo qui.» O meglio, quasi nessuno."Ritrovo subito tutto come allora, le persone, i luoghi, e soprattutto me stesso. Tutto è di nuovo possibile. In quella desolazione dispera-ta e a tratti spaventosa vive ancora, integro, quel temibile splen-dore, e ora posso vederlo con chiarezza. La possibilità di perdersi, di gettare via le nostre stanche armature, di azzerare le distanze. L'illusione di un'unione.""Inseguimenti, aggressioni, persino un rapimento da film. E tutto quel carnevale in una città di frontiera di un mondo che stava per essere stravolto, disintegrato di schianto; avete presente i romanzi di Joseph Roth, il franare dell'impero degli Asburgo?"