Verso un'antropologia della sordità. Luoghi, pratiche linguistiche, narrazioni
Chi sono i sordi? Quali sono le dinamiche che si attivano nel contatto continuo tra maggioranza udente e minoranza segnante? Cosa c'è oltre il fascino della Lingua dei Segni Italiana che siamo sempre più abituati a vedere intorno a noi? Lo sguardo antropologico offerto dal presente volume mette in luce quegli aspetti culturali che da un lato ci parlano di una comunità e della sua relazione con il mondo udente, dall'altro mettono in crisi vecchie etichette da smontare, come quelle di disabilità e di normalità, dando spazio a nuove voci: la voce delle persone sorde porta infatti i segni di una cultura che si fa nel quotidiano relazionarsi con una maggioranza fonocentrica.