Sicilia, alberi e paesaggi
Passeggiando tra gli olivi, in mezzo a un campo di grano o all’interno di un giardino pantesco, ovunque, in Sicilia, si respira il mito. È nelle campagne di Enna che Plutone rapisce Persefone intenta a cogliere dei fiori. E quando la principessa Filide muore di dolore per la morte dell’amato Acamante, la dea Atena la trasforma in un albero di mandorlo. Dietro ogni paesaggio si cela un incrocio di uomini e civiltà, che nel corso dei secoli hanno lasciato traccia del loro passaggio. Così alle specie autoctone di limoni e capperi si sono affiancate armoniosamente piante di più lontana e inaspettata origine, come le jacarande argentine o i fichidindia messicani. Nell’Orto Botanico e per le vie di Palermo sono arrivate, dal Sud America e dall’Oriente, varietà esotiche che sono diventate col tempo un tratto distintivo della città.Ogni albero, ogni paesaggio racchiude una storia. Ne ricorda alcune Giuseppe Barbera, in un volume in cui poesia e natura si intrecciano, dando vita a un racconto sull’importanza della biodiversità nella cultura e nel territorio siciliani.
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