Le poste dei Tasso da Cornello all'Europa. Museo dei Tasso
Di grande importanza il Museo dei Tasso e della Storia Postale, fondato da Adriano Cattani nel 1991, con sede nel medievale borgo di Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli d'Italia. Il Museo, forse il più antico della Valle Brembana, oltre a conservare documenti e missive d'epoca prefilatelica, e una lettera del 1840 con il famoso "penny black", il primo francobollo emesso al mondo, promuove ricerche e convegni sui Tasso, in contatto e collaborazione con diverse istituzioni culturali europee, università, musei, associazioni postali e filateliche, oltre ad essere punto di riferimento per i visitatori. Come scrive il sindaco Andrea Locatelli, «non potevamo che commemorare questo importante traguardo (il 30° di fondazione del Museo) con la stampa di un volume che riassume le tappe di questi anni di ricerca». Il libro "Le Poste dei Tasso da Cornello all'Europa" vuol essere un interessantissimo manuale, vocabolo usato in senso estensivo e riassuntivo, poiché - come scrive il professor Tarcisio Bottani nell'introduzione - fornisce una visione d'assieme della storia tassiana e favorisce il confronto immediato tra discendenze e personaggi, riservando adeguato spazio anche ai grandi letterati Bernardo e suo figlio Torquato, che fanno parte della famiglia Tasso, benché i loro rapporti con i parenti imprenditori postali siano stati poco assidui. Nei vari capitoli vengono sintetizzate vicende che si dipanano lungo mezzo millennio e viene delineato un panorama sintetico della complessa organizzazione delle reti postali che hanno interessato gran parte degli Stati europei dal Quattrocento al Settecento e, in Germania, fino alla seconda metà dell'Ottocento. Considerata la natura divulgativa dell'opera, nella redazione dei testi si è scelto di non inserire le note, se non in rari casi, e di ridurre al minimo la bibliografia. Al termine dei 13 capitoli vengono però indicati i riferimenti bibliografici utili per approfondire la conoscenza dei temi di volta in volta trattati. In taluni casi, come ad esempio nei capitoli dedicati alle origini del casato o allo sviluppo del ramo di Roma e Mantova, sono presenti riferimenti archivistici più dettagliati, perché relativamente ai contenuti di tali capitoli non esistono pubblicazioni monografiche e gli autori [Gabriele Medolago - Adriano Cattani - Bonaventura Foppolo (cap. 2-8-12) - Tarcisio Bottani (cap. 3-4-6-7) - Michela Giupponi -Marco Gerosa (cap.9-10-11-13)] hanno quindi svolto ricerche specifiche, i cui risultati sono documentati con opportune indicazioni relative alle fonti e alle opere consultate. Ricca la documentazione iconografica con più di 80 immagini.
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