Sicilia 1966/2008. Ediz. italiana e inglese
Gianni Berengo Gardin è ritornato, nel corso di quarant’anni, più e più volte in Sicilia. Gli interessava, schivando ogni folclore, assistere alle manifestazioni religiose, alle pasque di resurrezione, per documentare il rapporto col sacro del popolo siciliano. Da grande maestro della fotografia, ha colto alla perfezione il nesso tra lutto e festa, tra devozione e curiosità, sempre attento a contestualizzare i soggetti nell’ambiente in cui si svolgono queste manifestazioni. Le sue foto, nate dall’immersione nella folla, restituiscono con immediatezza il senso di partecipazione a quei riti attraverso lo sguardo curioso di un autore che ha realizzato immagini non per commissione, ma per propria iniziativa. A commentarle ci sono le parole di Ferdinando Scianna, un altro maestro della fotografia, e dell’antropologo Franco La Cecla, che approfondisce l’origine di questi riti. Over the course of forty years, Gianni Berengo Gardin returned to Siciliy time and time again. Bypassing all elements of folklore, he was interested in attending religious events, in the Easters of resurrection, documenting the Sicilian people's relationship with the sacred. As a great master of photography, he captured the link between mourning and celebration to perfection, as well as that between devotion and curiosity, ever mindful to contextualise his subjects in the environment where such events unfold. His photos, rooted in his immersion in the crowd, render directly the sense of participation in those rites through the curious gaze of a photographer producing images not on commission but on his own initiative. The images are accompanied by the words of Ferdinando Scianna, another master of photography, and anthropologist Franco La Cecla, who delves into the origins of such rituals.