Il pane che è tuo nessuno te lo mangia. Genova-Caracas e ritorno (1951-1954)
Rina e Brunero sono poco più che adolescenti, vivono nella provincia parmense, lei figlia di contadini, lui figlio-figliastro di un impiegato comunale venuto dal Sud a metà degli anni '20. Erano i miei genitori. Si incontrano, si conoscono, e presto sarà la guerra a dividerli. Brunero parte volontario per la campagna d'Africa poco prima dei diciotto anni, Rina si trasferisce dalla campagna parmense nella città di Genova dove prima diventa allieva della Croce Rossa e poi infermiera professionale in una nota clinica della città. Brunero, catturato dagli Alleati in Africa, inizia una lunga prigionia in Inghilterra che si concluderà nel 1946. Dopo la guerra e la prigionia i due giovani si incontrano ma non sono più quelli di prima, non sono più due ragazzi spensierati ma un uomo e una donna che faticosamente stanno cercando il proprio posto nel mondo ma Brunero lo cerca molto lontano, in Venezuela, dove si reca pieno di speranza nel 1948 seguendo l'ondata migratoria di quegli anni. Ancora una volta le strade dei due giovani si separano fino a quando dal Venezuela Brunero si ricorda di quell'amore giovanile...
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