Castelli medievali in Sicilia. Da Carlo d'Angiò al Trecento. Ediz. illustrata
Il volume - come suggerisce Henri Bresc nella sua presentazione - è la sintesi di numerose ricerche di castellologia che Ferdinando Maurici ha intrapreso fin dall'ormai lontano 1980: sul primo incastellamento bizantino, sui rari fortilizi di epoca musulmana, sull'intenso fiorire di fortezze e di abitati cinti da mura a cura dei Normanni, sui castra e palazzi di Federico II e infine sul doppio e massiccio movimento di creazione di castelli e di borghi fortificati del Trecento, a opera della monarchia rediviva con Federico III, poi della nobiltà sempre più indipendente da un potere centrale indebolito. Questa vasta indagine, somma di una vita di studio teorico, da storico e da archeologo, di prospezioni sul terreno, di scavi su punti particolarmente significativi e di divulgazione del sapere accumulato, animando lavori enciclopedici sulle fortezze medievali dell'isola e sul loro destino moderno, si accompagna - continua Bresc - a una riflessione anche colorita, spesso nostalgica, sempre ironica, ogni tanto amara e pessimistica che oppone la bellezza di un tempo allo squallore del paesaggio urbano e periurbano odierno, per finire però con una luce di speranza, il rinnovato interesse delle amministrazioni comunali e delle popolazioni per i castelli già abbandonati dall'aristocrazia e lasciati cadere a pezzi.
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