L'ideale di Bayreuth
«Il volume di Richard Wagner che il lettore ho tra le mani colma una lacuna nel mondo editoriale italiano, dato che la sua prima ed unico edizione risale all'ormai lontano 1940. La cosa è ben strana, in quanto, negli ultimi decenni, gli studi di filosofia della musica sono stati fortemente incrementati nel nostro Paese, riscuotendo perfino un certo successo di pubblico. "L'ideale di Dayreuth" è un testo organico e articolato, che raccoglie i saggi wagneriani più significativi su musica e teatro, composti nell'ultimo quindicennio di vita del Maestro. Da queste pagine emerge, prima di ogni altra cosa, la volontà indomita di Wagner di affermare la propria idea di musica attraverso una riforma radicale del teatro e degli Istituti musicali che, in quel frangente storico, in Germania erano deputati alla formazione di strumentisti e direttori d'orchestra. Un testo, quindi, dal quale è possibile trarre informazioni riguardanti la biografia, esteriore, intellettuale, ma anche profonda e implicita del musicista» (dall'introduzione di Giovanni Sessa)