Antologia dei fondamenti architettonici
«"Un artista, uno scrittore postmoderno è nella situazione di un filosofo: il testo che egli scrive, l'opera che porta a compimento non sono in linea di massima retti da regole prestabilite e non possono essere giudicati attraverso l'applicazione di categorie comuni [...] il nostro compito non è quello di fornire realtà, ma di inventare allusioni al concepibile che non può essere presentato" [J.F. Lyotard]. Quel che dice Lyotard in merito alle regole e categorie di cui l'opera o il testo sono alla ricerca, coincide in parte con l'oggetto del presente saggio. Si tratta di un'esposizione ragionata dei capisaldi che hanno informato la nostra ricerca. Gli articoli che lo compongono sono in gran parte elaborazioni personali (la riduzione culturale, il codice multiplo, gli artifici storiografici, il bello in architettura, questa considerata come mass medium e simili), in parte accompagnati da temi di interesse generale (la pura visibilità, lo storicismo, lo strutturalismo, la semiologia, eccetera) utili appunto a sostenere la parte più inedita del saggio.» (Renato De Fusco)