Proiezioni dell'emisfero australe e dell'emisfero boreale
Un luogo non-luogo, il prolungamento impossibile della tracciabilità geografica della terra: è in questa mappa non esistente, sospesa tra l'essere e il non essere, tra il giorno e la notte, tra il terrestre e l'infinito che sembrano essersi sedimentate le poesie di questa raccolta. Attraverso cinque sezioni, compatte e uniformi, dal timbro tonale inconfondibilmente modulato, si snodano le nuove poesie di Antonio Trucillo, poesie che sembrano via via farsi sempre più rarefatte, più tendenti all'informale, a un'astrazione lirica, misteriosa e metafisica. Versi come scritti in un territorio che pare sfuggire da ogni latitudine e da ogni tempo, centrifughi, ineffabili, eppure alla ricerca di una zona dove sostare in mezzo all'irrequietezza del vivere. Come sottolinea Mario Fresa nella prefazione: «l'io smette di appartenersi, gioca a morire volontariamente, a disfarsi o a nascondersi, a eludere o a far dileguare la stessa esperienza del presente per rivendicare un inedito spazio di sospensione, tanto impossibile quanto seducente».
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