I due mondi
«La Quarta rivoluzione industriale», scrive Pietrangelo Buttafuoco nella prefazione, «dismette il primato dell'industria pesante e tutto quel portarsi avanti del progresso – il conclamato assetto della tecnologia digitale – per collocare la finanza al centro dell'esistenza di tutti. Invece che un'armonia da perseguire, un aderire al ritmo del cosmo, solo e soltanto un'esistenza programmata secondo le esigenze materialistico-digitali del consumo. Il Re del Mondo, insomma, è nel cloud e la società senza classi di domani sarà solo un inesauribile giacimento di utenti desideranti consumo, previa sottoscrizione di debito, in un incedere caotico che non conosce sol dell'Avvenire». Nel declino imperante, Boni Castellane firma un nuovo, illuminante prontuario di azione per il ribelle, per chi non si piega all'idea di diventare «l'Ultimo uomo – l'ultima delle produzioni del Progresso, già pronta per essere sostituita per obsolescenza dalla nuova produzione – che si adopera costantemente nel rimpicciolire tutte le cose e, soprattutto, tutte le idee. Rimpicciolire è l'orizzonte di senso della tecnologia digitale, delle tecnologie ambientali, della tecnologia alimentare».
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