La confessione di frate Adelmo
"La confessione di frate Adelmo" parte dalle condizioni precarie in cui erano ridotte numerosissime famiglie meridionali nel secondo dopoguerra. Il territorio, già immiserito da una situazione economico-sociale, poteva contare su scarsi capitali di investimenti e da logore strutture aziendali. Il giovane Adelmo, ben dotato e sufficientemente motivato, intraprende il suo iter formativo culturale a nove anni, in un collegio lontano dalla famiglia di origine. Fattore questo che, unitamente alla precoce morte del padre, segna le fasi della sua adolescenza e giovinezza, ma non sempre in modo positivo. Il protagonista raggiunge così un elevato grado di cultura e acquisisce anche lo stato giuridico di ecclesiastico, ma talune esperienze nocive e moralmente inaccettabili ne evidenziano una certa incoerenza ed infelicità esistenziali. Si ravvede degli errori commessi e torna a riacquistare la sua libertà.