Democrazia e mercato. Saggi tra il 1923 e il 1946

Democrazia e mercato. Saggi tra il 1923 e il 1946

"Liberiamoci dai principi metafisici o generali sui quali, di tempo in tempo, si è basato il laissezfaire [...]. Il mondo non è governato dall'alto in modo che gli interessi privati e quelli sociali coincidano sempre; né è condotto quaggiù in modo che in pratica essi coincidano." Così scriveva Keynes nel 1926 in quell'illuminante saggio dal titolo La fine del laissez-faire, anticipatore della Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse della moneta, sua opera maggiore. Oggi come o più di ieri, le analisi keynesiane dimostrano la loro validità e la loro attualità nella constatazione che il sistema capitalistico non è in grado di autoregolarsi e tracciano l'orizzonte di un equilibrio tra interventismo statale e libera impresa che si pone come sfida per il futuro.
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