Come la voce al canto
Bia Cusumano concepisce versi e annoda parole di rara e viva intensità per cantare l'Amore e raccontare il Dolore: tessere che si congiungono dando vita ad una creazione di potente, struggente bellezza, leggiadra ed audace allo stesso tempo. Con sguardo sapiente, di queste due forze ancestrali la poetessa indaga ogni Epifania, ogni sfaccettatura, ogni segreto, in un sotterraneo, incessante dialogo con la più alta tradizione letteraria di ieri e di oggi. Siamo stati concepiti per amare e per desiderare, ci ricorda Bia, sospingendoci verso la riconciliazione con la nostra umanissima natura di creature meravigliosamente imperfette.