Bianco e nero. Rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia (2022). Vol. 604: Liliana racconta Cavani.
«Bianco e Nero» 604 è in gran parte costruito sulle parole di Liliana Cavani, che si racconta come artista, come intellettuale e come donna in una lunga intervista concessa a Enrico Magrelli, curatore del numero. Le parole sono, talvolta, importanti. Quelle di chi fa cinema sono preziose o illuminanti. Soprattutto quando, retrospettivamente, ricostruiscono percorsi, traiettorie creative, occasioni improvvise, scelte meditate o estemporanee, suggestioni e necessità narrative. Questa intervista è l'arco portante di questo nuovo viaggio alla scoperta e alla riscoperta della filmografia di una cineasta speciale, che è stata, nell'ordine: diplomata in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia in un'epoca in cui le donne dietro la macchina da presa erano pochissime, pioniera in Rai di una tv culturale e di qualità, documentarista di vaglia, studiosa della scienza e della spiritualità (da Galileo a San Francesco, passando per Milarepa), regista di capolavori controversi come I cannibali, Il portiere di notte e La pelle.