Una pinta di nuvole
Una penna felice quella di Meneghetti, ex tenore alla Fenice di Venezia, che accanto all’amore per la musica, coltiva da sempre quello per la parola, i suoi paradossi, le sue deviazioni e le sue esplosive possibilità. In un susseguirsi di avventure tragicomiche al limite del surreale e con un linguaggio scoppiettante e proteiforme, Una pinta di nuvole racconta le ascese e le cadute di un ragazzo che combatte per trovare il suo posto nel mondo, un ragazzo cresciuto dalla Venezia degli anni Novanta, quando la città era vissuta come un palcoscenico su cui esibirsi solo se tutta la compagnia sta sul palco. Agli episodi esilaranti si alternano quelli dedicati alle riflessioni a tratti struggenti, di una poesia e di una intimità che toglie il fiato. Per la stesura del libro sono occorsi tre anni. Lettera dopo lettera e parola dopo parola, composte con l’uso di un puntatore ottico, Meneghetti ci consegna anche un capolavoro di tenacia che passando per il centro del cuore, arriva fino alle nuvole, dove alloggia stabile una pinta ricolma, sempre pronta a essere alzata per brindare agli amici e alla vita. Allora bando alle ciance, come dice l’autore. La vita è da un’altra parte, dove si bevono pinte di nuvole.