Martin Muma
Uno dei grandi romanzi italiani del Novecento, ora ricondotto alla prima, storica edizione del 1990, con la prefazione di Ezio Giuricin che di quella fu tra i coraggiosi promotori, e con le testimonianze di Giuliano Manacorda, Mario Rigoni Stern e Franco Juri.«Martin Muma: un libro unico, un libro esemplare, un esempio, voglio dire, di come e perché un libro deve essere scritto.» – Mario Rigoni SternMartin Muma, ‘più leggero di una piuma’, è il nome di un celebre personaggio di Pier Lorenzo De Vita per «Il Corriere dei Piccoli» degli anni Trenta del secolo scorso. Ligio Zanini fa di quel bambino gentile, gracile e indifeso – che volava leggero sulle cose del mondo per sottrarsi a una realtà opprimente e a un destino assurdo – l’alter ego del suo unico, incandescente romanzo autobiografico. Saga asciutta, luminosa e straziante di un figlio del popolo e con lui di una comunità umana secolare, quella dell’Istria veneta in procinto di essere quasi completamente annientata e dispersa, Martin Muma è stupenda poesia della giovinezza, della libertà e dell’eros e – con tremenda divaricazione – testimonianza cruda e atto d’accusa degli orrori del totalitarismo, rigurgitati dall’abisso di disumanità e di degrado del campo di prigionia di Goli Otok, l’Isola Calva, l’inferno riservato ai dissidenti del regime jugoslavo di Tito.