Il cadavere del Canal Grande
Jean de Briac ha un sogno, fare il pittore. Ma suo padre, un nobile francese assai più interessato al guadagno e alle mucche che all’arte, non voleva sentirne parlare. Così Jean ha rubato un cavallo dalla scuderia paterna e ha galoppato fino a Venezia, dove è riuscito a farsi prendere a bottega dal pittore che ama di più, il maestro Giambattista Tiepolo. La vita tra i canali e gli affreschi gli sembra tutto quello che ha sempre desiderato, finché un giorno va a sbattere contro una bellissima ragazza. Lei lo guarda e prima di svanire tra la folla gli affida un sacchetto di velluto con la preghiera di consegnarlo il prima possibile alla signora Ginevra, la proprietaria della locanda Alle due spade. Jean lo apre: contiene uno smeraldo di dimensioni stupefacenti. Pochi minuti dopo dal Ponte di Rialto si alzano delle grida, “c’è un cadavere nel Canal Grande”. È la ragazza del sacchetto… Dopo una notte turbata da un sonno inquieto Jean si reca alla locanda. Incontrerà Ginevra, la donna più sensuale che abbia mai visto, e finirà in un misterioso intrigo che coinvolgerà i potenti di tutta Europa e il più celebre veneziano di sempre: il cavalier Giacomo Casanova. Dopo avere raccontato Roma e Milano, Enrico Vanzina chiude la sua trilogia noir dedicata alle città italiane.
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