Compton Cowboys. La storia vera di una comunità che lotta per il riscatto sociale

Compton Cowboys. La storia vera di una comunità che lotta per il riscatto sociale

In queste pagine, Walter Thompson-Hernández delinea un ritratto vivido, singolare e inaspettato di Compton, che si allontana dagli stereotipi per rivelare una comunità urbana in tutta la sua complessità e ricchezza. Ma è soprattutto una storia di dolore e trasformazione, di razza e identità, di compassione e, alla fine, di appartenenza, capace di parlare al cuore di ciascuno di noi.Compton, Los Angeles. Dieci uomini neri percorrono a cavallo le strade della città, i cappelli da cowboy inclinati a proteggerli dal torrido sole della California. Sono i Compton Cowboys, e il loro piccolo ranch è l'ultimo sopravvissuto in una zona semirurale della città che per decenni ha visto una nutrita presenza di afroamericani a cavallo. Per molti Compton è soltanto la città natale di star del rap come gli N.W.A. e Kendrick Lamar, un sobborgo pericoloso e violento in cui spadroneggiano le gang. Eppure è proprio qui che nel 1988 Mayisha Akbar ha fondato la Compton Junior Posse, per offrire ai giovani del luogo un'alternativa alla strada e far conoscere loro il ricco e affascinante retaggio dei cowboy neri nella cultura americana. Dall'iniziativa di Mayisha sono nati i cowboy di oggi: uomini e donne di Compton ai quali passare del tempo nel ranch e prendersi cura dei cavalli ha permesso di sviluppare uno spirito di squadra, allontanarsi dalla violenza, guarire dai traumi e ricominciare dopo essere stati in prigione. Tra loro ci sono Randy, il nipote di Mayisha, chiamato al difficile compito di crescere una nuova generazione di Compton Cowboys; Anthony, ex spacciatore e detenuto, che ora si è fatto una famiglia ed è diventato un pilastro della comunità; Keiara, una madre single che sogna di vincere un campionato nazionale di rodeo; e c'è anche un piccolo ma unitissimo clan di ventenni – Kennet, Keenan, Charles e Tre – che in sella a un cavallo hanno trovato la libertà, la sicurezza e la dignità che spesso mancano ai giovani di Compton. Quello che Walter Thompson-Hernández delinea in queste pagine è un ritratto vivido, singolare e inaspettato di Compton, che si allontana dagli stereotipi per rivelare una comunità urbana in tutta la sua complessità e ricchezza. Ma è soprattutto una storia di dolore e trasformazione, di razza e identità, di compassione e, alla fine, di appartenenza, capace di parlare al cuore di ciascuno di noi.
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