Il difetto originale del cervello
E povero anche il re del creato. Ah beh! Il re siamo noi, il sapientissimo Homo con cento miliardi di neuroni nel cervello, una possibilità di vita di anche più di cent'anni e un regno meraviglioso. Ma purtroppo questo re, così ricco, è veramente povero, imperatore o accattone che sia; infatti fa di tutto, nella ricerca di felicità, di complicarsi la vita e spesso rende infelice e danneggia o sopprime sé stesso e/o gli altri. L'essere umano distrugge sia ciò che ha trovato in regalo sulla terra e ciò che ha costruito con tanta fatica e sacrifici, sia i suoi simili e altri esseri viventi e la natura; ciò con azioni personali e anche collettive. Perché i miliardi di neuroni, in milioni di cervelli, non lavorano assieme per renderci tutti meno distruttivi e più felici? Cos'è che non va nel cervello/psiche dell'uomo? Nel libro si parte dal descrivere il sistema nervoso, i tipi di civiltà creati dall'uomo e l'evoluzione della nostra specie e del nostro cervello, per trovare una risposta. Viene citato anche il libro "Rumore" del premio Nobel Daniel Kahneman che, affrontando il problema da altra angolazione, dimostra, e lo annuncia nel sottotitolo, che c'è: "Un difetto del ragionamento umano". Sarebbe opportuno che il sapiens smettesse certa superbia e arroganza, per pensare a come risolvere un problema che ha fin dalla sua origine. Possiamo fare qualcosa? Probabilmente sì, se siamo consapevoli del nostro "difetto originale".
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