Proiezione inversa. La reversibilità del male (La)
In questo libro l'Autrice elabora nuovi modelli astratti descrittivi del funzionamento mentale. Tale è la proiezione inversa. Essa descrive un meccanismo operativo della mente che, se considerato a livello di effetti, cioè di ciò che determina, presenta analogie con la ben nota identificazione proiettiva, nella forma massiva non patologica. Tuttavia, il modo di operare della proiezione inversa, ovvero come essa funziona, rivela caratteristiche della mente che l'identificazione proiettiva massiva non mostra né suggerisce. In primis, la reversibilità della mente. Ciò significa che la psiche può invertire la prospettiva conoscitiva e, di conseguenza, conoscere la realtà in modo diverso rispetto al nostro abituale modo di riconoscerla. Oltre a ciò, l'Autrice approfondisce ed estende il modello di "legame sincronico" che, da primigenio contatto madreneonato, viene inteso in modo più astratto e ritenuto presente nella natura del sogno, del pensiero, dell'emozione. Infatti, essi, se considerati in scala ultra ridotta, cioè in forma basica, altro non sono che legami sincronici i quali danno forma alla nostra mente. Ciò porterà l'Autrice a definire la mente come sistema complesso, organizzato e ordinato a seguito di un modello basico che è lo stesso del sogno.
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