Wittgenstein prigioniero a Cassino
Queste pagine sono una testimonianza preziosa della prova che Wittgenstein non è stato un neopositivista. I neopositivisti sostenevano che tutto quanto si possa dire lo dice la scienza; e ciò che dice la scienza è ciò che conta per l'uomo. Sicuramente anche a Wittgenstein stava a cuore capire ciò che la scienza può dire ma è quello che la scienza non può dire che conta veramente per l'uomo. La sua missione era comprendere il dicibile per proteggere l'ineffabile. Franz Parak, durante la prigionia di guerra a Cassino tra il 1918 e il 1919, ha raccolto la testimonianza del filosofo austriaco realizzando queste memorie che rappresentano un punto nevralgico del pensiero di Wittgenstein.
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