Orsola
Durante una leggera nevicata, in un pomeriggio di gennaio senza vento, nei verdissimi boschi del versante trentino del Parco Naturale Adamello Brenta, non distanti dall'incantato villaggio dolomitico di Spormaggiore, i protagonisti di questo libro - un'operatrice sociale colta e idealista, Orsola Stecker, e l'estroso cucciolo d'orso JJ1, che avrebbe in seguito fatto parlare di sé i giornali di tutto il mondo - ebbero modo di incontrarsi. Fin qui nulla di speciale. L'incredibile fu che i loro spiriti varcarono i confini delle rispettive specie e... si fusero assieme! Proprio così: le loro esistenze divennero, misteriosamente, una. Di tale prodigio, foriero di esiti a tutt'oggi imprevedibili nella storia del welfare universale, non sarebbe tuttavia rimasta memoria se altri due personaggi non avessero frequentato in quei tempi i medesimi, incontaminati ambienti montani. Uno è Luigi, Gigioti, un guardaparco tanto burbero nei modi quanto dotato di robuste capacità di osservazione. L'altro è l'Autore stesso di quest'Opera, amico di lunga data di Orsola Stecker, il quale non ha esitato ad attingere alle proprie competenze professionali e alle letture di una vita per spiegare, il più possibile scientificamente (ahinoi!), il mirabile arcano.