La zattera della bellezza. Per traghettare il principio di piacere nell'avventura educativa
La bellezza che sola può salvarci dal naufragio del presente non è una convenzione o un ideale astratto: è l'esperienza viva dell'armonia fra noi e il reale, di un senso, mai già dato, da scoprire e condividere nello stupore della ricerca e dell'incontro. Perciò è urgente che ciascun genitore, insegnante e educatore recuperi e potenzi nel suo agire pedagogico la dimensione estetica, capace di risvegliare nei giovani la partecipazione, la curiosità e il piacere che troppo spesso si sono visti negare da una scuola impreparata a farsi carico dell'affettività e del desiderio. Non si tratta, allora, di educare alla bellezza, ma di usare la bellezza per educare: per traghettare i più giovani al di là della disaffezione e dell'insensatezza, oltre una concezione meramente strumentale della competenza e del sapere, restituendo loro quella gioia del conoscere che conduce a una comprensione più profonda di sé e del proprio essere nel mondo.