La terra oltre il ponte. Una cosa diventa tua solo quando ne conosci il nome
Come può una favola raccontata con amore al nipote dalla nonna trasformarsi nel motivo della sua morte? Questo e altri inquietanti interrogativi tengono il lettore sospeso alle pagine del libro nelle quali sono raccontate con maestria le storie di persone che appartengono a due generazioni (i nati negli anni Venti e negli anni Settanta dello scorso secolo) che vivono tra l'Appennino e Cesenatico nelle trame di una vicenda tragica alimentata da speranze e ambizioni. La protagonista è Agnese, un'architetta trentenne nata in Svizzera, un'idealista in lotta contro lo scempio delle «case geometrili», come efficacemente le descriveva Citati, per ridare forme e dignità a quelle costruzioni che, come un vecchio mulino abbandonato nel cuore dell'Appennino, sono testimoni fondamentali della storia del territorio. Nella sua battaglia, iniziata a Firenze nelle aule universitarie, Agnese incontra Nerio, un coetaneo nato a Cesenatico, brillante e disposto a tutto pur di fare carriera. Sarà proprio questa sua volontà, unita alla ingenuità, a portarlo a frequentazioni e a traffici mortalmente pericolosi. Testimone inconsapevole di un omicidio, Agnese ne ricerca trame, moventi e protagonisti, con una tenacia che ne mette in pericolo la vita stessa. (Giancarlo Cerasoli).
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