Federico Comandini, una favola vera tra Roma e Cesena

Federico Comandini, una favola vera tra Roma e Cesena

Il libro racconta, attraverso i suoi diari rimasti finora inediti, la vita, il carattere e l'attività di Federico Comandini, avvocato cesenate fra i fondatori del Partito d'Azione, partigiano, parlamentare e membro del Consiglio Superiore della Magistratura, cultore di musica e di arte, legatissimo alla sua città. Il diario è una lucida descrizione, talvolta ironica, dell'Italia dei primi sessant'anni del Novecento, in cui compaiono, per conoscenza diretta, sia alcuni fra i personaggi più importanti della cultura e della politica - Croce, Puccini, Carducci, Gramsci, De Nicola, Mattei, La Malfa, Nenni, Parri, Chagall - sia figure tipicamente cesenati come Renato Serra, il pittore Sandrino Biagioli, Aldo Casali, Achille Battaglia o i due impresari teatrali Mardòn e Culazzìn del teatro Bonci. I ritratti dei cesenati, spesso raccontati attraverso aneddoti, evidenziano i quattro caratteri tipici dei romagnoli: passione politica, amore per la stramberia, passione per la cucina ed erotismo. Le scene descritte da Federico, comprese quelle di famiglia, emergono dalla sua memoria talvolta come ricordi diretti del passato (l'elezione a deputato repubblicano del padre Ubaldo, il fronte della Prima Guerra, il periodo clandestino, la liberazione), in altre dalle testimonianze dello zio Alfredo (giornalista e cultore del Risorgimento, che creò una biblioteca specializzata, oggi fondo della biblioteca Malatestiana), in altre ancora dagli appunti di guerra del nonno Giacomo, sergente garibaldino che partecipò all'impresa dei Mille.
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