Una comunità «dentro» la storia. Meldola e la Romagna nel Novecento: spazi locali e reti transnazionali (1912-1970)
Questa storia di comunità è venuta configurandosi attraverso la ricezione delle suggestioni provenienti dal rinnovamento storiografico indotto dalla "storia globale" e soprattutto dal suo intreccio con l'ancor feconda eredità della "micro-storia". Il "caso di studio" - muovendo dai territori di Meldola e della Romagna - è divenuto l'osservatorio ravvicinato, in una pluralità di spazi tra di loro interrelati e su diverse scale (locale e regionale, nazionale e transnazionale), di un percorso di ricerca sulla civilisation e sulla modernizzazione nell'età contemporanea. La "scoperta" in corso d'opera di un corposo pezzo di comunità approdata oltreoceano negli anni della "Grande Emigrazione" e riorganizzatasi nel lontano Connecticut, ha concorso a ridefinire le coordinate spaziali del progetto, con l'estensione dell'indagine alla contea di Litchfield e alla trasformazione di Meldolesi e Romagnoli in cittadini italoamericani. Privilegiando una storia sociale e culturale della politica, le forme politico-istituzionali e le élites locali attraverso cui si strutturano i rapporti di potere nella comunità e nelle relazioni tra periferie e centro supralocale rappresentano un collante nella narrazione storica delle fasi salienti: con le ricadute di guerre coloniali e di due guerre mondiali, di altrettanti dopoguerra, negli anni del regime fascista indagati attraverso le terre della famiglia Mussolini, nel primo ventennio repubblicano di "grande trasformazione" di costumi e modelli di vita. Le biografie individuali e collettive interagiscono con il milieu socio-culturale di contesti e paesaggi diversi, con percorsi esemplari di "vite globali" tra Europa e Americhe. Nell'approssimarsi ad una verosimile "storia totale", questa "storia di comunità" cerca inoltre di dare un nome ed un volto sia ai luoghi sia ai protagonisti della narrazione. La ricerca si avvale di un confronto tra il database digitale di Ellis Island a New York e la documentazione conservata presso gli archivi territoriali (a Meldola, come a Forlì e a Roma). Si fanno interagire fonti di natura archivistica e statistica, a stampa e fotografica, digitali e audio-visive, autonarrative e di luoghi di memoria. La storia del Novecento ci appare quasi in "presa diretta", con attori e comprimari di cui intravediamo la fisonomia e le movenze, ascoltandone i linguaggi e recependone le immagini; come fosse un film al Cinema Paradiso.
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