Loro
Amilcare e Gioacchino sono malati di solitudine, non tanto interiore quanto sociale. Amilcare è senzatetto per assoluta mancanza di sostanze economiche e di riferimenti personali di vita; Gioacchino non accetta la condizione di degrado in cui si è collocato e rifiuta il contatto con i propri simili. Tra i due nasce un sentimento di amicizia e il desiderio di conoscere a fondo il carattere dell'altro, la sua storia e le scelte di vita. Attraverso la narrazione delle rispettive vicende, Amilcare e Gioacchino ripercorrono gli errori commessi, riflettono sull'assuefazione agli eventi della vita, l'indifferenza della società che rifiuta i deboli e gli abbandonati, le ingiustizie di cui sono stati vittime.
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