Taxi therapy
Marco apre gli occhi, ormai sempre più spesso alle 4:30 del mattino. La routine lo assale fino a diventare angoscia. Quello che vive in maniera ciclica è talmente ripetuto che diventa una malsana e piacevole abitudine: nascondersi in pensieri intrusivi. L'incontro notturno con il tassista Maksim aiuterà Marco a orientarsi tra passato e presente, facendo i conti con la spirale proustiana di eventi che si intersecano e si palesano sottoforma di attacchi di panico e dolori mai affrontati, divenuti cemento di un malessere che ha paura anche solo a citare.