Prospettiva Alpha
In un futuro non troppo lontano, sul pianeta Terra vivono ben dodici miliardi di persone. In seguito a due immani terremoti che hanno avuto luogo in California nel secondo e quarto decennio del ventunesimo secolo, il sistema distributivo energetico dello Stato in questione è stato gravemente danneggiato. Per fare fronte inoltre all'impellente fabbisogno energetico a livello globale, alcuni Paesi industrializzati decidono di riunirsi in un Consorzio, l'ISEC, l'International Space Elevator Consortium, per dare vita ad un ambizioso progetto spaziale volto ad utilizzare le risorse energetiche di metano liquido presenti su Titano, satellite del gigante Saturno. Il loro progetto prevede l'invio di una flotta spaziale di droni cargo progettati per raggiungere la superficie del satellite saturniano e prelevarne il liquido da trasportare successivamente sulla Terra attraverso una costellazione di basi spaziali in orbita intorno all'atmosfera terrestre. Ma a tale progetto si oppongono alcuni Paesi intenzionati a non perdere il loro predominio sui mercati energetici mondiali del gas metano. Per la costruzione della flotta spaziale e delle stazioni spaziali di trasporto presenti sulla Terra e nello spazio, è indispensabile l'impiego di una coppia di importanti e rari minerali, presenti in alcuni paesi africani. Un brillante antropologo africano è suo malgrado coinvolto in un traffico clandestino di columbite e tantalite, i minerali in questione. Inoltre, al fine di individuarne la presenza, il Consorzio si avvale delle competenze e conoscenze accademiche di un noto studioso italiano, il quale è inviato in Africa per stimarne la presenza nei bacini minerari di una località della Repubblica Democratica del Congo. Tutti e due saranno oggetto di un tentativo di sabotaggio e sequestro da parte di forze militari al soldo di gruppi industriali stranieri, intenzionati a non perdere la loro influenza sul territorio e sui giacimenti minerari.