Uomini, risorse, potere e devozione a Marineo. Vol. 3: (1860-1960).
"Subito dopo l'Unità, miseria diffusa e sottosviluppo, ereditati dai secoli precedenti, generarono ulteriori disuguaglianze. La cultura di governo della classe dirigente locale, peraltro, si è rivelata ancora una volta inadeguata a risolvere i bisogni emergenti dalle classi popolari, concentrata com'era nella gestione del potere e delle risorse che metteva a disposizione. La storia di Marineo è stata specchio di una situazione comune alla maggior parte dei paesi del Sud. Una siffatta gestione, inoltre, generò in paese un malaffare diffuso e radicato nella società, dove mafia e politica, spesso, camminarono a braccetto per lunghi e tortuosi tratti, tanto da spingere in questi cento anni la Prefettura di Palermo a commissariare il Comune di Marineo con una frequenza impressionante. Ho potuto così ricostruire, mettendo in fila tanti tasselli, gli eventi piccoli e grandi che hanno caratterizzato la vita quotidiana di Marineo: il malcontento popolare degli anni Sessanta e Settanta dell'Ottocento, il movimento dei Fasci soffocato nel sangue, l'emigrazione, la Grande guerra e l'occupazione delle terre, l'avvento del fascismo, la Seconda guerra mondiale." (l'autore)
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