Lascia che il tarlo scavi, lascia la piaga gemere. «Amore e complessità»
Da trent'anni il tema della complessità è diventato centrale nella riflessione; e se all'inizio esso coinvolgeva solo le scienze fisiche negli ultimi tempi ha cominciato a diffondersi in ambiti sempre più ampi come le discipline umane e sociali e persino la letteratura. Se è vero che "le montagne non sono piramidi" come ricorda lo scrittore Tom Stoppard in Arcadia è altrettanto evidente che nella costruzione della persona è sempre più necessario andare oltre il semplicismo e il riduzionismo. L'amore è nella vita di ognuno di noi l'aspetto centrale. Eppure non c'è altro elemento umano di cui si parli così tanto e che non riesca a proporre una riflessione nuova e complessa. Il libro cerca di fornire una chiave di lettura che, pur rimanendo attaccati alla terra, sappia aprire nuovi orizzonti. È il caso della volontà di potenza e della volontà di potenza spirituale. Il libro connette letteratura e filosofia, ma tutto viene filtrato attraverso l'esperienza personale dell'autore in termini sia di vita sia di parole: l'Appendice infine mostra questo percorso attraverso brani espressivi dello scavo compiuto dall'autore negli ultimi trent'anni.
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