A fuoco lento. Le indagini di Bernie Gunther
Argentina, 1950. Dopo essere stato vittima di uno scambio di persona, Bernie Gunther si vede costretto a scappare a Buenos Aires fingendosi un criminale di guerra nazista. Quando viene accolto da Perón in persona e dalla moglie Evita svela loro la sua vera identità e scopre che la sua reputazione di detective lo precede. Così, il colonnello Montalban, braccio destro della coppia, gli affida subito un mistero da risolvere: una giovane ragazza è stata uccisa in circostanze raccapriccianti, con modalità che ricordano fortemente l’ultimo caso affrontato da Bernie quando era ancora un detective della omicidi a Berlino, negli anni Trenta. Troppe le somiglianze per non pensare a quella vecchia storia. Quello, però, era un caso che non era riuscito a risolvere. Montalban è convinto che l’assassino si nasconda in mezzo alle migliaia di ex nazisti giunti in Argentina a partire dal 1945. E quindi chi meglio di Bernie Gunther può catturarlo? Ricco di atmosfera e di suspense, questo romanzo solleva scomodi interrogativi sulla reale portata della collaborazione nazista e dell’antisemitismo nell’Argentina peronista.