Umadevi
Un professore polacco che vive a Verona viene contattato dalla signora Doria Torelli, che ha bisogno di aiuto per tradurre un taccuino di appunti: dopo vari tentennamenti, infatti, la signora ha deciso di studiare le carte lasciatele in eredità dal padre Sandro e ha scoperto un quaderno, scritto in polacco, contenente le memorie dell'uomo. Inizia così un inaspettato tuffo nel passato che attraversa la storia europea di tutto il Novecento, dalla tragedia della seconda guerra mondiale all'emigrazione di Sandro in Italia, per poi tornare indietro nel tempo, al fervente ambiente culturale della Polonia di inizio secolo, e disvelare così l'affascinante e misteriosa figura di Umadevi, una figura riconosciuta come santa dai buddhisti tibetani, la cui vita ha incrociato più volte quella della famiglia Torelli. Questa donna quieta e formidabile ha sfidato le convenzioni di un'epoca per poi diventare una mistica in India, dove ha aiutato diversi connazionali sfuggiti alla persecuzione razziale, offrendo loro supporto medico e spirituale. Tra questi anche Sandro, il padre della signora Doria, che era riuscito a scampare alla guerra, ma il cui destino è rimasto intrecciato per sempre al suo paese e anche a Umadevi, fino a condizionare il futuro di tutta la sua famiglia. Un affresco dell'Europa e dell'India sullo sfondo del quale si svolgono come i fili di una matassa le vite dei protagonisti, in un susseguirsi di storie e di memorie che compongono un puzzle, da svelare pagina dopo pagina insieme al personaggio di Umadevi, unico, sfaccettato e quasi inafferrabile.