Una generazione. Damonte Sacro a Saigon
«Le vicende narrate in questo libro da Stefano Prosperi rappresentano un mosaico di memorie dell'autore nel periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e il 1980. Una lunga fase segnata, come è noto, dalla crescita del bisogno di partecipazione sociale e da una domanda di radicale cambiamento nei rapporti sociali e nel costume che si scontrò con strutture economiche e culturali della società italiana incapaci di assecondarlo. Al tempo stesso esse costituiscono una rivisitazione critica e una lettura insolita di momenti cruciali della vicenda italiana che condizionarono l'intero assetto del nostro Paese così come l'avremmo conosciuto nei decenni successivi. Ma scopo di queste righe è soprattutto quello di ripercorrere un percorso di crescita umana e politica: [...] la storia di un pugno di giovani raccoltisi intorno a Stefano – alias Federico, il protagonista del racconto – che si conobbero in un vecchio scantinato di case popolari che ospitava una sezione romana del PCI, come era quella del quartiere romano di Val Melaina, e a cui ben presto se ne sarebbero aggiunti molti altri. Tutti disponibili a condividere un lungo tratto di strada di cui nessuno conosceva il percorso e le asperità» (dall'introduzione di Massimo Taborri)
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