Femministe di un unico mondo
Il femminismo, quell’agire politico che ha risvegliato le coscienze e le azioni di milioni di donne che “a partire da sé” hanno deciso di provare a cambiare il mondo, è il cuore di questo libro. La parola delle donne si fece visibile a livello internazionale nella prima Conferenza delle Nazioni Unite di Città del Messico nel 1975, fino a consolidarsi nelle odierne campagne transnazionali contro la violenza sulle donne e per la sostenibilità sociale e ambientale. Vitali le domande sulle esperienze femministe del passato e del presente, segnate dalla digitalizzazione e dalla bioscienza, dalla messa in discussione di stereotipi e identità sessuali. Perché e come i movimenti delle donne sono apparsi con forza sulla scena mondiale proprio negli anni in cui si cercava un modello di sviluppo postcoloniale? Perché e come l’affermazione del diritto alla libertà di scelta sul proprio corpo ha aperto il vaso di pandora della politica moderna? Bianca Pomeranzi scrive questo libro, che pubblichiamo postumo, mossa dalla contraddizione, tutta personale, di avere praticato la cooperazione internazionale con l’urgenza di costruire percorsi di liberazione per sé stessa e per le altre, ma an- che con la consapevolezza di operare all’interno di un “dispositivo” di governance. Contraddizione vissuta da una posizione “eccentrica” tra le gerarchie delle istituzioni nazionali e internazionali e l’attivismo nei movimenti femministi e lesbofemministi italiani e transnazionali.