L'altro come oggetto d'odio. Per una sociologia dei conflitti contemporanei
A partire dalla fine della Guerra fredda si è aperto un vivace dibattito pubblico e accademico sulla natura dei conflitti armati contemporanei, sulle loro trasformazioni e sui presunti caratteri di novità. Numerose sono state le definizioni coniate per marcarne i cambiamenti: etniche, predatorie, criminali, postmoderne, ibride, asimmetriche ecc. Ciascuno di questi approcci ha teso però a sovrastimare l’importanza di alcuni aspetti particolari, deviandoci e allontanandoci dalla comprensione dei meccanismi sociali che stanno alla base della violenza organizzata. Il volume si presenta come il primo tentativo di raccolta e di sistematizzazione del contributo della sociologia all’analisi critica dei conflitti contemporanei.
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