Finale da incubo
Torino. Piazza San Carlo. 3 giugno 2017. Finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Da incubo. Il caos, il panico, il fuggi-fuggi, la calca. I danni fisici e psicologici. I risarcimenti. La lunga trafila delle indagini e delle condanne. Una pagina nera nella storia della città e per le migliaia di tifosi bianconeri presenti. Tre vittime, 1.672 feriti. Un altro inferno 32 anni dopo l’Heysel. La maledizione continua. Fra cronaca e storia. Mentre la “partita” relativa alla gestione dell’ordine pubblico, in Italia, segna una svolta epocale. Nulla sarà più come prima sul piano normativo. Ma, oltre a fare “giurisprudenza” e a imporre l’introduzione inevitabile di nuovi modelli di sicurezza per gli eventi di massa, la drammatica serata di piazza San Carlo richiama un altro sanguinoso precedente storico e svela una serie di spaventosi collegamenti di carattere numerologico con altre sciagure (non solo in ambito calcistico) che hanno colpito, al cuore, il capoluogo piemontese.
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