Il pianoforte di Einstein guarda le stelle
a, Maja Einstein aveva scelto di vivere sulle colline di Firenze. Nel 1931, con l'arrivo del pianoforte che il celeberrimo fratello Albert aveva scelto per lei, la felicità sembrava ormai a portata di mano. Ma le leggi razziali nel 1938 e l'occupazione nazista dopo l'8 settembre 1943 causeranno tragedie inimmaginabili che non risparmieranno neppure la sua famiglia. Il tanto amato pianoforte dell'ebrea tedesca Maja Einstein scamperà a sequestri e distruzioni grazie all'amicizia con il connazionale Hans-Jo Staude, pittore «ariano» che odia la guerra e non si è lasciato contagiare dalla propaganda razzista di Hitler e Mussolini. Oggi è custodito presso l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri e le sue note risuonano sotto la volta stellata in occasione della Giornata della Memoria, facendo rivivere il sogno di una donna dal sapere raffinato.