Verba dolent
Questi quattro racconti, incentrati sul potere creativo, trasformativo e distruttivo della parola, analizzano la complicata relazione tra questa e la realtà, che ora sembra trarre dalla prima la propria intima sostanza, ora sembra concederle solo il beffardo diritto di fraintenderla. Una stessa protagonista compare prima come preda senza scampo, poi come ermeneuta di una parola nella quale confida per innescare processi di emancipazione o per esorcizzare un viscerale malessere. Nella prima storia, una strana Pizia predice il futuro in modo inusitato; nella seconda, un’investitura onirica e sapienziale viene vanificata dalla mediocrità e dalla pavidità; nella terza, un’affannosa “caccia all’oracolo” finisce in beffa; nella quarta, un ultimativo oltraggio svela l’impotenza della parola dotta a scongiurarlo e vendicarlo.
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