Ogni porta è sprangata
Questa è la storia di due disordini: uno globale, provocato dallo scoppio di una pandemia, e uno individuale, la sindrome depressiva di cui soffre la protagonista. La pandemia irrompe nella vita della ragazza generando tre tempi distinti. L’arrivo del virus la coglie in un’altra città, sola e separata dalla famiglia; la quarantena è il tempo del silenzio che vive chiusa nella sua stanza; la riapertura è lo sfondo che la vede tornare al paese natale. La ragazza, che soffre già da alcuni anni di depressione e violenti attacchi di panico, è il punto focale del racconto. La pandemia, che nel suo scoppio improvviso incarna l’assurdo e l’imprevedibile, può acuire la sensazione dell’assenza di un significato nelle cose, ma allo stesso tempo permette forse di aprire una minuscola porta a chi, come lei, ha sempre vissuto l’assurdo nell’inumana faticadi diventare sé stessi.
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