Il quartiere Labirinto

Il quartiere Labirinto

1943. Nel cuore della Seconda guerra mondiale, Napoli si erge come una città martire, ferita ma mai sconfitta. La guerra ha lasciato le sue strade, un tempo vivaci e pulsanti di cultura, immerse in un mare di desolazione. I bombardamenti non hanno risparmiato nulla, trasformando ogni angolo in un ricordo della distruzione. Con l'armistizio dell'8 settembre, Napoli si trova in una doppia morsa: oppressa nelle sue terre dai vecchi alleati e colpita dal cielo dai nuovi. L'occupazione tedesca porta con sé un'onda di sofferenza, restrizioni e soprusi, che si aggiunge al terrore delle bombe angloamericane., Nonostante tutto, lo spirito dei napoletani non si infrange. Tra le rovine, la loro resilienza brilla forte, alimentata da un umorismo che strappa sorrisi anche nelle ore più buie. Napoli subisce più di ogni altra città i bombardamenti, ma è anche la prima a rialzarsi e a ribellarsi. Le sue cicatrici diventano simboli di resistenza, che raggiungono l'apice nelle Quattro Giornate: un'insurrezione popolare che diventa leggenda, costringendo i tedeschi a una ritirata precipitosa e lasciando agli Alleati una città già libera. La storia di Napoli è una tela tessuta di coraggio, dolore e di una volontà indomita di sopravvivere. E poi c'è un cappotto- sì, un cappotto -che dà la forza di insorgere e liberarsi dal giogo dell'invasore.
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