E al mattino arriveranno i russi
Il 26 giugno 2020 il professore di latino Nicanor Turturica fugge dal suo appartamento a Chisinau dopo che l’esercito russo ha invaso la Repubblica di Moldavia partendo dalla Transnistria e i carri armati stanno raggiungendo la capitale. Non riesce però a rifugiarsi in Romania perché il suo passaporto è scaduto, deve rientrare a Chisinau, dove trova l’appartamento occupato, l’auto rubata e l’aeroporto sotto assedio. Mentre un MiG abbatte un aereo carico di politici moldavi europeisti che cercavano di salvarsi, il professore viene incarcerato per una serie di assurdi motivi. Mondo reale o una delle più grandi paure dei moldavi? "E al mattino arriveranno i russi" è parte della trilogia di Iulian Ciocan, inaugurata da "Prima che Breznev morisse", che affida al romanzo distopico il racconto dei turbolenti anni della transizione moldava e l’inquietudine che percorre il piccolo Stato stretto tra Romania a ovest e Ucraina a est. Un libro profetico in un presente cupo e incerto.
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